Nexo Digital e Pathé Live presentano
Il Balletto del Bolshoi di Mosca
Stagione 2015-2016
Giselle
Musiche di Adolphe Adam
Coreografia di Yuri Grigorovich
[ live ]
in diretta via satellite
Domenica 11 ottobre 2015
Ore 17
AL CINEMA
Balletto in 2 atti
Libretto: Theophile Gautier e Jean-Henry Saint-Georges
Coreografia: Yuri GRIGOROVICH
Con l’Orchestra del Bolshoi Teatro Accademico di Stato con i solisti del Bolshoi, il Corpo di Ballo e le Etoiles del Bolshoi di Mosca
Durata 2h 20 circa
Giselle, il balletto classico e romantico per eccellenza, fu ideato dall’autore e poeta francese Théophile Gautier. Sfogliando le pagine del libro “De l’Allemagne” di Heinrich Heine, Gautier fu affascinato dalla leggenda delle Villi, spiriti della tradizione popolare tedesca, simili agli elfi. Era il 1841 e Gautier scrisse Les Wilis. Balletto, dedicato alla tanto ammirata ballerina Carlotta Grisi. Recatosi all‘Opera, Gautier sottopose il proprio racconto al drammaturgo Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges, e dalla loro creatività nacque “Giselle”. Per la parte musicale fu individuato un musicista in grado di realizzare una partitura consona agli stili parigini correnti: Adolphe-Charles Adam.
All’Opéra National de Paris, il 28 giugno del 1841, giorno del suo 22º compleanno, Carlotta Grisi si esibì per la prima volta in Giselle, insieme a Lucien Petipa nel ruolo di Albrecht. Il balletto fu un successo incredibile, tanto che ancora oggi viene considerato come uno dei più grandi balletti classici mai rappresentati.
La protagonista, Giselle, è un’affascinante ragazza che s’innamora di Albrecht, credendolo un contadino come lei di nome Loys. In realtà egli è il conte di Slesia, già promesso a Batilde, figlia del duca di Curlandia. Hilarion, il guardiacaccia, innamorato di Giselle, scopre il segreto di Loys: durante una battuta di caccia Hilarion svela la vera identità di Loys. Giselle, sconvolta dal dolore, impazzisce e muore.
Nel secondo atto Albrecht e Hilarion s’incontrano davanti alla tomba di Giselle per pregare. Allo scoccare della mezzanotte appaiono le Villi, giovani fanciulle morte infelici perché tradite o abbandonate prima del matrimonio, che tentano di punire i due uomini per la morte di Giselle. Quest’ultima però perdona l’amato Albrecht e lo aiuta a vincere la maledizione delle Villi.
L’ultima rappresentazione originale all’Opéra National de Paris risale al 1868 e fu solo in seguito, con l’arrivo di Marius Petipa, fratello dei Lucien Petipa e primo interprete del balletto, che Giselle venne adattata alla tradizione della scuola russa. Merito del successo del balletto al giorno d’oggi, però, va alla produzione dei Balletti russi di Sergej Diaghilev, nei primi decenni del XX secolo. Il Bolshoi, con la coreografia di Grigorovich, è famoso per l’interpretazione profonda e intensa di questo amato dramma.
Yuri Grigorovich (1927): è un noto coreografo russo diplomato alla Petersburg School of Russian Classic Ballet. Il suo apporto è stato determinante per lo sviluppo del balletto russo e la più che trentennale esperienza al Bolshoi (dal 1964 al 1995) coincide con l’estensione della fama del teatro a livello mondiale. Nel 1994 ha fondato il Grigorovich Ballet, un proprio corpo di ballo, raccogliendo intorno a sé ballerini altamente selezionati. Tra le coreografie create da Grigorovich per il Bolshoi: Ivan Il Terribile, Romeo e Giulietta, ma anche nuove versioni di capolavori quali La Bella Addormentata nel Bosco, Il Lago dei Cigni, Giselle e Don Chisciotte.